Adua Prampolini

«Passione e sacrifici non bastano. La donna, anche nello sport, spesso non è ripagata degli sforzi che fa». È stato il pilastro della formazione femminile della pallavolo del Cus Pisa negli anni Settanta e ancora oggi è un punto di riferimento delle società pallavolistiche di Pisa e Reggio Emilia. Adua Prampolini, 84 anni, atleta, allenatrice e dirigente sportiva, ha fatto dello sport e della pallavolo in particolare la sua ragione di vita, lottando anche contro pregiudizi e limiti culturali che non hanno ancora permesso di concretizzare quella parità di genere da tanti auspicata, ma da pochi praticata. «Ho sempre fatto sport, trascurando anche gli affetti familiari e la mia vita - racconta -. Ho sempre dato tutto e rinunciato a tanto per fare sport e fino a quando il corpo lo permetterà continuerò a praticarlo. Ho ottenuto tante soddisfazioni, ma solo a livello morale. Nonostante la passione e l'impegno, la donna spesso non è ripagata degli sforzi fatti. Non bisogna però demoralizzarsi - conclude Prampolini -. Al contrario occorre essere ancora più determinate per alimentare le proprie passioni e raggiungere i traguardi auspicati».