Una staffetta a scopo di beneficenza con lo slogan «Race2Rome - All roads lead to Rome»
Sono partiti in bicicletta da Edimburgo, la culla del rugby scozzese, per portare il pallone con cui sabato 9 marzo, allo stadio Olimpico, si è tenuta la sfida Italia-Scozia, quarto appuntamento di stagione del Torneo Sei Nazioni. 2700 km, con tappe nelle città che ospitano le sfide del torneo, ovvero Cardiff, Dublino, Londra e Parigi, per una staffetta della durata di 8 giorni, a cui partecipano centinaia di rugbysti e non, che si è conclusa sabato 9 marzo a Roma.
«Race2Rome - All roads lead to Rome» è lo slogan dell’iniziativa benefica per la raccolta fondi della My Name'5 Doddie Foundation, la fondazione creata da Doddie Weir, stella del rugby scozzese morto a 52 anni di Sla. Alla sua memoria si aggiunge quella di Massimo Cuttitta, campione azzurro deceduto a 55 anni per Covid. A ricordarlo è proprio il fratello Marcello, che si è unito alla staffetta anche perché sabato sarà in palio la Cuttitta Cup, il trofeo che unisce le due nazioni nel nome di Massimo.
Durante la breve tappa nella nostra città, lo scorso mercoledì 6 marzo presso la sede del CUS, che si sta prodigando per ricreare il rugby cittadino partendo dalla promozione nelle scuole, i rugbysti giallo-blu hanno dato loro un caloroso benvenuto e il gagliardetto del CUS come dono di amicizia.