«La Just the woman I am, oltre ad essere un'ottima iniziativa per sostenere la ricerca, deve essere anche uno strumento e un momento di riflessione per raggiungere la vera parità di genere, anche nello sport». Una corsa, ma non solo. Per Ida Nicolini, punto di riferimento della sezione atletica del Cus Pisa, docente del corso di laurea in scienze motorie all'Università di Pisa e vicepresidente della Federazione italiana di atletica leggera, l'iniziativa organizzata dal Cus Torino deve essere il seme per far germogliare la cultura della vera parità di genere. «È arrivato il momento di dare una svolta anche al mondo dello sport, in cui la parità di genere è ancora un obiettivo da concretizzare - sottolinea -. Le apparizioni femminili sono legate ad exploit particolari e la presenza mediatica non è uguale a quella riservata agli uomini. Allo stesso modo non è ancora stata raggiunta la parità all'interno delle organizzazioni sportive. Non si tratta di una mancanza di presenze o di professionalità - specifica Nicolini -, ma è un fattore culturale. Non c'è inoltre la disponibilità da parte di varie organizzazioni a favorire l'ascesa delle donne verso determinati ruoli. È un mondo, quello dello sport, dove non c'è bisogno di quote rosa, ma di una maggiore attenzione e sensibilità. La Just the woman I am, oltre ad essere un'ottima iniziativa per sostenere la ricerca, deve quindi essere anche un momento di riflessione per intraprendere la strada per raggiungere la vera parità di genere, anche nello sport».