25/11/24 - «Non solo il 25 novembre». Con questa dichiarazione di impegno il Centro Universitario sportivo celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un appuntamento tristemente necessario, che non esaurisce però l’attenzione del Cus su questi temi. Dal 2024 sono state promosse e avviate diverse iniziative - istituzionali, culturali e sociali - per insistere sull’urgenza di un cambio di rotta, anche nell’ambiente sportivo, nella direzione di una piena parità. Per questo 25 novembre tutti i settori sportivi hanno nuovamente raccolto e condiviso lo striscione che ricorda il numero dello Sportello Interuniversitario contro la violenza di genere, a disposizione di tutta la comunità universitaria.
Alcuni numeri:
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In 120 anni di storia del Coni mai una donna è stata presidente
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Su 48 Federazioni sportive nazionali solo una è presieduta da una donna
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Nella spedizione olimpica a Parigi, su 470 delegati accompagnatori solo 70 erano donne
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A eccezione delle calciatrici, nessun’altra atleta è riconosciuta come professionista
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Uno scenario che comprende, purtroppo, anche lo sport universitario. Infatti, dalla sua nascita ad oggi il Cusi non ha mai avuto una Presidente e lo stesso vale per il Cus Pisa.
«Siamo consapevoli del contesto e non nascondiamo il problema - commenta il Presidente Giuliano Pizzanelli - per questo abbiamo un piano di contromisure. Tra le azioni che stiamo portando avanti c’è quella per un maggiore coinvolgimento del Cus con le realtà del territorio che si occupano di questi temi, per un lavoro più efficace e concreto. Abbiamo inoltre patrocinato il Corso di Perfezionamento “Il genere a scuola e nei percorsi educanti. Corso di formazione all’eguaglianza e alle differenze”, attivato dal Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa e nei prossimi mesi ospiteremo due lezioni proprio nei nostri spazi».
«Non solo il 25 novembre, l'impegno è quotidiano»
«Salutiamo poi con favore l’annuncio della Regione Toscana della prossima approvazione in giunta della Carta Etica dello sport al femminile», aggiunge Pizzanelli, «un documento che sancisce il valore della cultura universale dello sport e ha come obiettivo la tutela dei principi di parità e la promozione della pratica sportiva femminile. Oltre alle dichiarazioni di principio la Regione ha espresso l’intenzione di inserire regole e criteri di premialità a chi adotterà la Carta per l’accesso ai bandi. La nostra volontà è di andare in questa direzione a prescindere dai contributi, che comunque sono importanti. Il video che lanciamo per il 25 novembre - conclude Pizzanelli - racconta un bellissimo spaccato del nostro quotidiano. Tanti gli atleti e le atlete delle nostre squadre che, insieme, hanno voluto rilanciare un messaggio chiaro e una posizione netta: qui non c’è spazio per violenza e discriminazioni di genere».