Sport e sicurezza: salvato da un infarto grazie alla presenza di un defibrillatore

Uno dei defibrillatori installati al Cus Pisa e la prontezza d'intervento di una giovane infermiera salvano la vita ad un uomo colto da un malore durante l'attività fisica. È successo sabato scorso all'interno del beach space del Centro universitario sportivo pisano, dove uno dei partecipanti all'attività sportiva è stato colto da arresto cardiaco. La prontezza d'intervento di una giovane infermiera del Cnr, iscritta ad uno dei corsi che si svolgono all'interno del beach space, e la presenza del defibrillatore donato tre anni fa dal Rotary Club di Pisa ha permesso di rianimare l'uomo e salvargli la vita. Il Cus Pisa si conferma così un luogo “cardio-protetto” grazie alla presenza di dispositivi salvavita (tre in totale quelli presenti nel Centro sportivo). Quello utilizzato, in particolare, è stato installato nel 2017 per volontà del Magnifico Rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella nell'ambito del progetto “Salva la vita” del Rotary Club di Pisa, l'associazione che ha donato il defibrillatore posizionato nei pressi del beach space durante una cerimonia alla quale parteciparono il Rettore, il segretario generale del Cus Rosario La Spina, Gianluca De Felice e Michele Froli, allora presidente e presidente della commissione progetti del Rotary Club Pisa, e il prorettore con delega allo sport dell'Università di Pisa Marco Gesi. Il Cus Pisa, augurando una rapida guarigione all'uomo, si congratula con l'infermiera e i responsabili del beach space per un intervento provvidenziale e stigmatizza il tentativo di alcuni di assumersi il merito, attraverso i social network e la stampa cittadina, di aver contribuito in qualche modo a salvare l'uomo attraverso presunte donazioni di defibrillatori al Centro sportivo e a corsi per l'uso del dispositivo salvavita che il Cus Pisa ha invece sempre affidato solo ed esclusivamente a medici e ad associazioni riconosciute e dotate di tutte le certificazioni e le autorizzazioni per svolgerli.