Cus Junior, ripartono le attività per bambini

Da lunedì 29 giugno ripartono le attività per bambini del Cus Junior rivolte, per il momento, solo ed esclusivamente a coloro che erano già iscritti ai corsi "polidisciplinari" al momento delle chiusura decisa oltre tre mesi fa per l'incalzare dell'emergenza sanitaria. La ripartenza è un'anticipazione dei centri estivi: ne avrà tutti gli aspetti, seguirà tutte le indicazioni e le linee guida previste per i campi solari, ma sarà leggermente diversa. I periodi della giornata saranno separati: la mattina, dalle 9 alle 13, e il pomeriggio, dalle 14 alle 18.30. Il ritorno in campo dei piccoli allievi del Cus Junior decreterà la ripresa delle attività prematuramente interrotte e sarà una fase di rodaggio di quelli che saranno i centri estivi, che per tutta la città riprenderanno a luglio. Per il Cus, i campi solari avranno come da tradizione anche una valenza sportiva: seguiranno quindi non solo le indicazioni per la ripresa in sicurezza delle opportunità di gioco e socialità per i bambini, ma anche quelle per la ripresa dell'attività sportiva di base e motoria in generale tenendo conto dei protocolli previsti dalle varie Federazioni per ognuna delle discipline presenti nel "paniere" dell'offerta formativa del Cus per i giovanissimi. L’obiettivo, quest'anno, sarà ripartire in sicurezza e proporre un modello di attività rispettoso delle norme per scongiurare la ripresa della pandemia. Lavoro complesso, per il quale il Cus si è dedicato con passione e volontà per riprendere il prima possibile tenendo presente la necessità di recuperare le opportunità educative ridotte o interrotte a causa della chiusura della Scuola. Tra i tesserati, per il momento, la riapertura è rivolta solo ai bambini più grandi, dai 6 agli 11 anni, escludendo la fascia della scuola dell'infanzia (dai 4 ai 6 anni), per assicurare un'organizzazione in piena sicurezza. Il costo di partecipazione sarà mantenuto basso (anche se le nuove norme prevedono onerose procedure di sicurezza) con tariffe calmierate che, oltre una scelta politica di solidarietà sociale, sono anche una forma di recupero per la mancata fruizione delle attività nel periodo invernale.